Cade una foglia. Un colpo di vento l’ha separata per sempre dal ramo che per una settimana aveva sopportato il suo peso irrisorio. Un ramo di betulla. Se foste muniti dell’apparato uditivo di un lupo avreste sentito un rumore, il tonfo distinto e caratteristico di una foglia che cade sul terreno.
I lupi sono una presenza tutt’altro che rara dopo l’intervento di ripopolamento attuato dal Centro Nazionale Recupero Fauna Selvatica. Lo sanno bene gli allevatori del Paese.
Il mio piatto preferito è il polpettone. Il polpettone e la pizza. I miei due piatti preferiti sono il polpettone e la pizza. E questa è una certezza. Due certezze per essere precisi.
Senza acciughe, la pizza mi piace senza acciughe. Non amo troppo la commistione dei sapori, e soprattutto la mescolanza dei carboidrati con il pesce. A dire il vero è il pesce che non mi piace. È per via delle spine. Odio le spine.
Iniziò tutto con un prurito, un fastidioso prurito sulla schiena, all’altezza delle scapole. I primi tempi pensai alla solita allergia che mi prende in autunno, quando sostituisco le maglie di cotone con quelle di lana, poi la cosa si fece più insistente e allora compresi che l’allergia non c’entrava affatto.
Le prime penne spuntarono una mattina di ottobre, mentre ero ancora a letto a inseguire le ombre dei miei sogni. Erano penne nere.
Nei romanzi il lettore è sempre in una situazione privilegiata rispetto ai personaggi delle storie narrate. Conosce quasi tutti i fatti; talvolta, prima che si verifichino, conosce persino i pensieri dei protagonisti, perlomeno quelli che l’autore vuole rivelargli.
Questa volta, se avrete la bontà di essere miei lettori, voglio portarvi nel cuore della scena, voglio che non ci siano barriere tra noi, nessun segreto: si gioca a carte scoperte.